La Capitaneria di Porto di Viareggio ha emanato l’Ordinanza n° 214/2013 per lo svogimento in sicurezza delle operazioni di escavo del passo di accesso al porto di Viareggio (25.000 mc di sabbie prelevate per essere utilizzate ai fini di ripascimento).

 

La draga “Giuseppe Cucco”, giunta in porto nella giornata di ieri, autorizzata ad operare subito dopo l’emanazione dei necessari avvisi ai naviganti e prima ancora che l’Ordinanza venisse formalizzata, ha iniziato la sua attività una volta che l’Autorità Portuale Regionale le ha fornito i punti precisi di prelievo, sulla base degli ultimi rilievi dei fondali ed in conformità all’autorizzazione triennale rilasciata lo scorso 31 ottobre dalla Provincia di Lucca.

 

Come noto, i fondali posti all’imboccatura del porto di Viareggio sono soggetti ad una continua e repentina variabilità, ragion per cui è auspicabile – come più volte chiesto al Comune di Viareggio prima e all’Autorità Portuale Regionale oggi – lo svolgimento di una regolare attività di rilievo che non venga effettuata unicamente quale conseguenza di segnalazione da parte dei fruitori dello scalo viareggino o successivamente a provvedimenti emanati da questa Capitaneria di Porto.

 

Per completezza di informazione, appare opportuno ricordare che già dal 15 novembre u.s. è stato emanato l’avviso ai naviganti n° 3077/13 che, nel dare atto della riscontrata riduzione dei fondali, raccomanda una specifica rotta per l’ingresso in porto e suggerisce di avvalersi del “pratico locale” a tutte le unità che non conoscono la manovra corretta di ingresso/uscita.

 

Fra l’altro, il S/Y Zenji, lo scorso 26 novembre, nonostante la vigenza del suddetto avviso ai naviganti, ha ritenuto di provare a uscire dal porto senza avvalersi del “pratico locale” poi, riscontrando una riduzione dei fondali, per evitare un potenziale incaglio, ha prudentemente preferito rientrare all’ormeggio, questa volta accogliendo la raccomandazione della Capitaneria di Porto di avvalersi dell’ausilio del “pratico locale”.

 

La continua collaborazione fra Autorità Marittima ed Autorità Portuale, ha consentito di ridurre al minimo i tempi necessari all’inizio delle operazioni di dragaggio, con l’auspicio che detta collaborazione possa portare, celermente, allo svolgimento degli altri lavori di dragaggio previsti ed in particolare di quello dell’avamporto

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